Servizi on line della Corte dei Conti: ritorno alla carta

Di Comma22 | 15 Ottobre, 2019

Servizi on line della Corte dei Conti: ritorno alla carta

Categoria: News

Dal 24 ottobre 2018, sul Portale dei servizi online della Corte dei Conti campeggia il seguente avviso:

Avviso agli utenti avvocati

Si avvisano gli utenti che, in concomitanza con l’evoluzione del nuovo sistema informativo dell’area giurisdizione della Corte dei conti, FOL sarà consultabile fino a fine gennaio 2019, con i dati aggiornati al 5/11/2018; dalla stessa data non sarà possibile registrarsi al servizio.

Si precisa, inoltre, che il servizio di CONSULTAZIONE CALENDARIO E RUOLO UDIENZE non sarà disponibile dal 5/11/2018.

Per tutte le informazioni necessarie rivolgersi alle Segreterie delle Sezioni Giurisdizionali.

Come annunciato nell’avviso, dal 5 novembre 2018 il Fascicolo On Line non è più aggiornato e dalla stessa data è inibita la consultazione del calendario e del ruolo udienze.

La conseguenza è che mentre valgono per gli avvocati gli obblighi previsti dal processo telematico, per la consultazione degli atti è ripristinata la “carta”: bisogna recarsi personalmente presso le segreterie della Corte dei Conti, per richiedere copie cartacee.

Non solo, nonostante il ricorso in materia pensionistica sia gratuito, per la consultazione cartacea bisogna pagare i diritti di segreteria. Ovviamente, il danno più rilevante non è quello economico, bensì la perdita di tempo per doversi recare presso le segreterie della Corte dei Conti.

A un anno di distanza, più che di fronte a una “evoluzione del nuovo sistema informativo” siamo di fronte alla cancellazione di un servizio: tutto questo mentre la Corte dei Conti ha avviato una indagine conoscitiva sullo stato di attuazione dell’Agenda Digitale da parte delle pubbliche amministrazioni territoriali, “nel quadro delle relazioni sinergiche attivate con il Protocollo d’intesa per la diffusione della cultura digitale stipulato dalla Corte dei conti con il Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale”.

Con quale credibilità è lecito chiedersi.